La Storia
L'Arciconfraternita
del SS. Crocifisso nasce nel 1575, quando un gruppo di laici, con
l'appoggio dei monaci francescani del Convento annesso alla Chiesa
di San Giovanni Battista di Sessa Aurunca, cominciò a maturare
l'idea di costituire un sodalizio dedicato al culto del SS.
Crocifisso. È probabile che i primi confratelli furono influenzati,
nella scelta di questa particolare devozione, dalla presenza, nella
chiesa, di un grande Crocifisso ligneo (tuttora esistente) molto venerato in quell'epoca
(come si evince anche dalle cronache del tempo). Ad imperituro
ricordo della fondazione venne commissionata una lapide che fu posta proprio sotto l'altare maggiore dove si
trova il grande Crocifisso ligneo.
Nel 1577 si avviarono le procedure per la costituzione legale
della nuova Confraternita, e, come era usanza in quel tempo, i
confratelli avanzarono anche richiesta di aggregazione alla
corrispondente congrega Romana: l'Arciconfraternita
del SS. Crocifisso in Urbe presso la Chiesa di San Marcello al Corso. Tale aggregazione,
oltre a costituire una sorta di beneplacito alla fondazione da parte
dell'Autorità ecclesiastica, aveva molteplici vantaggi pratici: la
Confraternita poteva aggiungere il suffisso "ARCI" al proprio
nominativo ed inoltre aveva la possibilità di lucrare le indulgenze
che in quel tempo la Chiesa concedeva, nonché avere un punto
d'appoggio e di riferimento durante i pellegrinaggi negli Anni
Santi. L'Atto
di aggregazione alla Congrega del SS. Crocifisso di Roma fu
sancito il 30 gennaio 1578, durante il pontificato di Gregorio XIII,
ed ancora oggi è conservato in copia presso l'archivio della
Confraternita romana. |
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Ottenuta l'aggregazione, i confratelli
formalizzarono la costituzione con atto rogato il 21 dicembre 1578 a
mezzo notar Giovanni Leone Grillo. Dall'atto, di cui purtroppo si
sono perse le tracce, la Congregazione risulta essere stata fondata
da Padre Andrea da Napoli, suessano, Guardiano del Convento dei PP.
Conventuali di San Francesco in Sessa Aurunca. Ora è difficile
stabilire se furono proprio i monaci a fondare la Confraternita
oppure se il loro fu solo un sostegno esterno. Una cosa è certa: la
storia di questa Confraternita è sempre stata legata ai monaci
francescani, non fosse altro perché da allora l'Arciconfraternita
stabilì la sua sede presso la Chiesa di San Giovanni a Villa,
annessa al Convento di San Francesco, dove ancora oggi si svolgono
le sue attività spirituali.
Scopi della sua fondazione furono,
oltre a quello di incrementare la formazione spirituale dei
confratelli, il desiderio di prestare assistenza ai confratelli
stessi, ai loro familiari ed ai meno abbienti. Ogni domenica, ad
esempio, a turno, i confratelli facevano visita ai carcerati e
spesso l'Arciconfraternita si assumeva l'onere di pagare i debiti di
chi era detenuto proprio in conseguenza di mancati pagamenti.
Conservando alcune caratteristiche proprie delle Corporazioni,
come la mutua assistenza dei consociati, gli iscritti
all'Arciconfraternita avevano sempre la stessa provenienza di ceto,
ed infatti l'appartenenza al ceto nobile era condizione essenziale
per entrarne a far parte. Era difficilissimo, comunque, essere
ammessi, sia perché si limitava il numero degli iscritti, sia
perché, essendo riservato ai figli dei confratelli il diritto di
ammissione senza altra formalità che la richiesta, erano sempre meno
gradite le nuove adesioni. Ogni nuova richiesta doveva essere
sottoposta ad una particolare votazione con palline bianche e nere,
e molto raramente le palline bianche, la cui maggioranza significava
assenso all'ammissione, eccedevano le nere. Dopo circa due secoli,
le regole originarie, modificate in conformità delle nuove leggi del
tempo, il 7 aprile 1777 ricevettero il regio assenso dal Cappellano
Reale.
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Statuto
Congregazione del SS. Crocifisso - Anno 1777 »
Nell'anno
1633 l'Arciconfraternita fondò la Congregazione del Monte dei Morti,
in vita ancora oggi, che
aveva lo scopo precipuo di svolgere
attività spirituali e materiali in suffragio dei confratelli defunti
e delle anime del Purgatorio. Si facevano elargizioni ai poveri, si
aiutavano i confratelli più bisognosi per l'età o perché inabili al
lavoro, si somministravano doti alle figlie ed alle sorelle dei
confratelli che si sposavano o diventavano monache, si manteneva
l'asilo infantile della città, si celebravano Sante Messe e funerali
solenni per chiunque avesse donato beni al Monte. E di beni ne
affluirono in grande abbondanza, anche se in buona parte furono poi
«incorporati» dallo Stato Italiano dopo il 1870. Si dotò anche di
due Cappelle Cimiteriali, in conseguenza della proibizione che non
consentiva la sepoltura nelle Chiese, come era avvenuto sino agli
inizi dell'Ottocento. Bisogna precisare che la Congregazione del
Monte dei Morti, seppur fondata da quella del SS. Crocifisso,
risultò sempre autonoma rispetto a questa. Fu, infatti, la prima
Congregazione ad ottenere il regio assenso sia sulla fondazione che
sulle regole; aveva un proprio statuto, propri confratelli ed era
amministrata da un collegio di governatori fra cui doveva
obbligatoriamente esserci un dottore in legge. L'autonomia di questo
ente era però solo parziale; spettava, ad esempio, ai confratelli
del SS. Crocifisso eleggerne i governatori ed erano sempre questi
ultimi a deliberare su tutte le questioni più importanti. Il Monte
dei Morti, oggi incorporato all'Arciconfraternita del SS.
Crocifisso, è l'unica testimonianza ancora esistente di questo tipo
di enti, un tempo molto diffusi in città.
- Statuto
Congregazione del Monte dei Morti - Anno 1632 »
L'attività
dell'Arciconfraternita del SS. Crocifisso trova, però, un freno nel
1966, quando l'Ordinario Diocesano decretò la sospensione di tutte
le Confraternite di Sessa Aurunca, che vissero un lungo periodo di
gestione commissariale ecclesiastica. L'Arciconfraternita del SS.
Crocifisso e Monte dei Morti fu però la prima ad essere ricostituita
dallo stesso Ordinario Diocesano nel mese di Dicembre 1981. Da quel
momento ha ripreso in pieno la sua attività, cercando di conciliare
le esigenze di modernità con il massimo rispetto della tradizione.
Oggi la confraternita, solo maschile, conta ben 122 confratelli, ed è
particolarmente attiva nel settore dell'assistenza ai bisognosi ed
ai meno abbienti. Molta cura viene anche riposta nella conservazione
e nel mantenimento del cospicuo patrimonio storico-artistico della
Congrega ed in particolare dei Misteri e delle Cappelle Cimiteriali.
I suoi confratelli si riuniscono, per la celebrazione della S. Messa
comunitaria ogni 1° Venerdì del mese, in occasione dell'Esaltazione
della Croce, il 2 novembre presso la Cappella Cimiteriale, e per
l'Ottavario dei Defunti, quando in una suggestiva cerimonia si
distribuisce ai partecipanti pane scuro ed un rametto di rosmarino
(simboli di morte e di resurrezione).
L'Arciconfraternita, inoltre, organizza corsi di catechesi per i
confratelli e per i novizi, incontri di riflessione ed accrescimento
interiore e ritiri spirituali nei momenti forti del calendario
liturgico, oltre a due processioni, in occasione del Corpus Domini e
per la Festa dei Santi Patroni di Sessa Aurunca nella giornata del
Lunedì in Albis. Vengono organizzati anche pellegrinaggi, convegni
ed incontri con altre confraternite del SS. Crocifisso italiane e
straniere. La particolarità dell'Arciconfraternita, però, è nel suo
essere protagonista delle più belle manifestazioni della Quaresima e
della Settimana Santa di Sessa Aurunca: i Sermoni dei Venerdì di
Marzo, la Via Crucis nelle Domeniche di Quaresima, il canto del
Miserere, la Processione Penitenziale del Martedì Santo, la
celebrazione dell'Ufficio delle Tenebre e soprattutto la notissima
Processione dei Misteri del Venerdì Santo. |
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Testo a cura di
Vincenzo e Pasquale Ago |
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