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Riti e Processioni - Processione Penitenziale

   Dal Lunedì Santo la piazza e le strade del centro storico diventano la scena dei riti che si svolgeranno in tutta la Settimana che va ad incominciare. La Settimana Santa si apre con le Processioni Penitenziali delle confraternite cittadine, che dalle rispettive chiese si recano in Cattedrale per la esposizione e la adorazione del SS. Sacramento.

   Secondo un turno che è difficile comprendere (probabilmente legato all'anzianità di fondazione delle confraternite), l'Arciconfraternita del SS. Crocifisso svolge la sua processione nella mattinata del Martedì Santo. Anticamente la confraternita svolgeva la sua processione nel pomeriggio del Mercoledì Santo godendo il privilegio di chiudere il ciclo delle processioni penitenziali (in quanto seconda a fondazione alla sola Arciconfraternita di S. Biagio che svolge la sua processione il Lunedì Santo). Tale privilegio fu perso a seguito di una controversia giudiziaria con l'Arciconfraternita del SS. Rosario che risultò essere stata costituita nel 1573.

   I confratelli indossano un saio nero tenuto in vita da un cinto nero ed un cappuccio, sempre nero, sul quale è posto un prezioso stemma rievocante la crocifissione. In segno di penitenza i fratelli portano il volto coperto dal cappuccio bucato all'altezza degli occhi, e così vestiti, disposti dietro lo stendardo aperto al vento e tenuto dai due confratelli più giovani della congrega, procedono in fila per due con le candele accese. Nel mezzo del corteo avanza la Croce d'argento con il Padre Spirituale, seguono i dignitari della confraternita, priore ed assistenti, che precedono il popolo che partecipa al rito cantando. Andando verso la Cattedrale, dopo l'intonazione lenta e grave del confratello corifero, che accenna le prime note del versetto, i confratelli cantano il Benedictus , il Cantico di Zaccaria (Luc. 68-79), più volte ripetuto durante il percorso.

- Benedictus (Cantico di Zaccaria) [Ascolta - Testo]

   Giunti in Cattedrale, accolti dal suono festoso delle campane, i confratelli, dopo la benedizione eucaristica ascoltano un breve pensiero del sacerdote che li ha accompagnati, quindi fanno ritorno alla loro sede, cantando questa volta il Te Deum.

- Te Deum [Ascolta - Testo]

   Nella sede della confraternita è tradizionale lo scambio degli auguri (con il caratteristico "pe cient'ann") e la consumazione di un taralluccio al pepe accompagnato da un buon bicchiere di vino o di vermouth. A questa processione, come a quella del Venerdì Santo, partecipa un elevato numero di confratelli. L'Arciconfraternita del SS. Crocifisso, infatti, è la confraternita con il più alto numero di iscritti.

Testo tratto da
"La Settimana Santa a Sessa Aurunca" di Pietro Perrotta (Gabriele Corbo Editore - Ferrara 1986)
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