21 marzo: esposizione del 3° Mistero

21 marzo: esposizione del 3° Mistero 1536 2048 Arciconfraternita del SS. Crocifisso

Venerdì 21 marzo vivremo la cerimonia per l’esposizione del 3° Mistero della Passione di Nostro Signore. Alle ore 18:00 celebrerà la Santa Messa il nostro cappellano Don Angelo Polito. Parteciperemo poi, come di consueto, alla Benedizione Eucaristica ed ascolteremo il canto del Miserere.

Il Terzo Mistero doloroso: l’incoronazione di spine

Dopo la flagellazione, Gesù viene deriso e umiliato dai soldati romani. Lo vestono con un mantello di porpora, gli pongono una canna tra le mani come scettro e gli intrecciano una corona di spine, premendola sul suo capo. È un’oscena parodia della regalità, un crudele gioco di potere, che trasforma il Figlio di Dio in oggetto di scherno.

Il poeta Paul Claudel scrive:

“Non ci si prende gioco di un Dio che soffre”.

Eppure, il Cristo incoronato di spine è il re della storia, un re diverso da quelli della terra, che non governa con la forza, ma con l’amore e l’umiltà. La sua corona non è d’oro, ma di dolore; il suo trono non è una reggia, ma la croce.

Fëdor Dostoevskij, ne I fratelli Karamazov, ci offre una riflessione profonda:

“L’umiltà è una forza tremenda, la più grande di tutte, e non c’è nulla che possa starle di fronte”.

Gesù, con la sua umiliazione, ci insegna che la vera grandezza non sta nel dominio, ma nell’accettazione dell’amore fino alle sue estreme conseguenze.

Anche sant’Agostino ci aiuta a comprendere il significato di questo mistero:

“Superando il male con il bene, Cristo ha trasformato la sofferenza in vittoria”.

L’incoronazione di spine è l’emblema di questa vittoria nascosta: il dolore accettato per amore diventa redenzione, la sofferenza subita con mitezza diventa segno di un regno che non è di questo mondo.

Oggi, chi sono coloro che vengono derisi, umiliati, calpestati? Riconosciamo Cristo nelle vittime della violenza e dell’ingiustizia? E noi, sappiamo accogliere le umiliazioni con la stessa mitezza di Gesù?