BUON 2022

Il bilancio di un altro anno difficile

di Pasquale Ago

Carissimi Confratelli,

Il 2021 è stato un anno difficile per il nostro sodalizio. La sospensione delle attività confraternali è stata pressoché totale, se si escludono le poche celebrazioni che ci sono state consentite nel periodo estivo (giugno e settembre), la funzione del Martedì Santo in Cattedrale e l’incontro confraternale di novembre. Ciò nonostante il Consiglio di Amministrazione non ha mai interrotto le sue attività, concentrando gli sforzi sulla Chiesa di San Giovanni a Villa. Dopo un lungo iter di consultazioni, ispezioni e ricerche e dopo aver escluso l’esistenza di vincoli di demanialità, che avrebbero costituito un ostacolo insormontabile, il 14 ottobre scorso è stato siglato l’accordo di mediazione tra la nostra Arciconfraternita e la Provincia Napoletana del SS. Cuore di Gesù dell’Ordine dei Frati Minori dinanzi all’Organismo Concordia Polis s.r.l. di S. Maria C.V. Nell’accordo, condizione di procedibilità per ottenere l’ordinanza di usucapione, l’Ordine ha riconosciuto la sussistenza in capo all’Arciconfraternita del SS. Crocifisso dei presupposti giuridici per usucapire la Chiesa, manifestando la volontà di non opporsi alla richiesta giudiziale. Successivamente i nostri Legali hanno presentato ricorso ex art. 702 bis c.p.c. dinanzi al Tribunale di S. Maria C.V., che è stato assegnato alla Quarta Sezione Civile, nella persona della Dr.ssa Alessandra Tedesco, che ha fissato l’udienza (si spera unica) per il 2 maggio 2022. All’esito di tale udienza il Giudice dovrebbe emettere l’ordinanza che ci dichiarerà unici proprietari della Chiesa e dell’annesso Oratorio. Nel frattempo abbiamo preso già possesso formale della Chiesa cambiando le serrature, volturando l’utenza “luce” e stipulando una polizza assicurativa per tutelarci dal rischio di danni a terzi. Il ricorso ed il decreto di fissazione (con la relativa notifica) sono stati, infatti, trascritti presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di S. Maria C.V., operazione che, rendendoci “detentori qualificati”, fa scaturire diritti e doveri e quindi anche responsabilità. A questo punto, ed in attesa dell’esito del giudizio, attendiamo l’autorizzazione da parte del Vescovo per la ripresa dell’attività di culto. Sento comunque il dovere di tranquillizzare tutti sull’esito del giudizio di usucapione che è stato istruito nel migliore dei modi anche grazie all’impegno dei componenti della Commissione Chiesa che ringrazio di cuore per l’impegno. In merito al “Convento”, invece, dopo l’accordo preliminare del 2 aprile (Venerdì Santo) sono proseguite le operazioni prodromiche alla stipula dell’atto di compravendita che vedrà la nostra Arciconfraternita acquistare l’ala più antica del Convento (la Rettoria) dove trasferiremo i nostri uffici amministrativi.

 

Il progetto prevede il recupero dell’intero complesso ed in particolare del Chiostro che resterà fruibile per tutte le nostre attività ma restituito al suo antico splendore. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre lavorato al recupero dei crediti ottenendo straordinari risultati che vi saranno illustrati in dettaglio durante la prossima Assemblea Ordinaria. La liquidità raccolta ci consente di guardare con serenità agli impegni futuri ed in particolare ai primi necessari interventi di messa in sicurezza della Chiesa. L’intento, infatti, è quello di mettere in sicurezza la struttura per recuperare il tempo necessario per partecipare a bandi pubblici e privati per un restauro organico e definitivo (il cui costo economico va oltre le nostre possibilità). A tal fine il Consiglio ha anche proseguito il lavoro di regolarizzazione di ogni pendenza legale, amministrativa e fiscale, un lavoro forse poco visibile ma che darà i suoi frutti in futuro. Meritevole di elogio anche il lavoro dell’Associazione Banda del SS. Crocifisso che ha lanciato il progetto “Scuola Musicale del SS. Crocifisso” e della nostra Corale che ha brillantemente “animato” la nostra celebrazione durante la Novena della Madonna del Popolo. Arriviamo agli auspici per il nuovo anno. La speranza è che il 2022 segni due importanti traguardi: innanzitutto la ripresa delle attività di culto (evidentemente legate alla situazione emergenziale in atto) e poi la positiva conclusione del giudizio di usucapione che ci consentirà l’esecuzione dei primi interventi di messa in sicurezza e la partecipazione ai bandi. Speriamo soprattutto di poter recuperare la nostra dimensione “con-fraternale” fatta di aggregazione e di condivisione alla quale non possiamo rinunciare senza perdere la nostra “identità”. Permettetemi, infine, di salutare da queste pagine il nostro amato Padre Raffaele Coppeta che dalla metà di ottobre non è più il nostro Padre Spirituale, dopo 27 anni di onorato servizio. Difficile esprimere con le parole il sentimento di affetto e riconoscenza che tutti nutriamo per Padre Raffaele, che con il suo carattere allegro e conciliante ci ha sempre guidato con gentilezza e saggezza. In attesa della nomina del nuovo Cappellano, non possiamo che ringraziare Nostro Signore per averci concesso questi anni di grazia con Padre Raffaele dandoci appuntamento, appena sarà possibile, nella nostra Chiesa per una celebrazione in cui saluteremo Padre Raffaele con tutti gli onori che un servitore del SS. Crocifisso come lui merita. Concludo con un augurio sincero ed affettuoso a tutti i Confratelli, Consorelle ed Aspiranti, un augurio di pace, serenità e salute.

Taddeo da Sessa, di Rosario Ago

Segnaliamo questa importante pubblicazione del nostro confratello Rosario Ago. Edito da Artetetra Edizioni di Capua, Taddeo da Sessa. Giudice, consigliere e ambasciatore di Federico II è stato presentato al pubblico lo scorso 20 settembre presso il Salone dei Quadri di Sessa Aurunca.

Taddeo da Sessa o da Suessa è il nome attribuito a Taddeo de Matricio, celebre giureconsulto proveniente dall’antica città di Suessa, odierna Sessa Aurunca. Uomo dotto, eloquente ed esperto di diritto, vissuto tra il XII e XIII secolo, è ricordato per aver ricoperto cariche di prestigio presso la corte di Federico II di Svevia. Già giudice di Sessa, divenne prima consigliere e ambasciatore, poi giudice della Magna Curia dell’Imperatore. Svolse il suo incarico più importante a difesa di Federico II durante il Concilio di Lione a seguito della scomunica ricevuta da papa Innocenzo IV.

Un lavoro di assoluto prestigio per la storia del nostro territorio, accompagnato, durante l’evento di presentazione, dagli autorevoli contributi del Prof. Aurelio Cernigliaro (Emerito di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”), del Prof. Antimo Cesaro (Ordinario di Filosofia politica presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”) e della Prof.ssa Marianna Pignata (Associata di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”).

Un nuovo sacerdote nella nostra Diocesi

Lo scorso 2 ottobre, il vescovo Piazza ha ordinato un nuovo sacerdote, il primo del suo ministero pastorale. Si tratta di don Manuel Rinaldi. Originario di Mondragone, ha studiato presso il Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo. Una notizia che fa ben sperare, soprattutto per un territorio che da anni vive una grossa crisi di vocazioni. Erano infatti dieci anni che la nostra Diocesi non viveva l’ordinazione di un nuovo sacerdote.
Auguriamo a don Manuel ogni bene per la sua vita sacerdotale e preghiamo il SS. Crocifisso perché lo protegga e ne custodisca sempre integre la fede e la vocazione.

La Novena della speranza

di Luigi Izzo

“Nei momenti di guerre, di calamità e di meste situazioni, tu, o Regina nostra potente e misericordiosa, ottenesti il perdono dei peccati al tuo popolo e piena di bontà lo liberasti da tanti mali” (Colloquio, primo giorno)

Sono oramai due anni che la popolazione di tutto il mondo lotta contro un agente virale insidioso e diffuso, tale da aver provocato cambiamenti profondi e, per certi versi, irreversibili all’interno delle dinamiche sociali ed economiche.

Due anni in cui un po’ tutti hanno provato un certo qual senso di scoramento, per quanto unito a barlumi di speranza dovuti all’arrivo di notizie inerenti la sempre maggior diffusione dei vaccini, i dati sulla loro efficacia, le caratteristiche delle varianti – che sembrano ormai caratterizzarsi più per la contagiosità che per la gravità della sintomatologia – e all’arrivo di farmaci antivirali specifici per questo virus che, tra l’altro e a differenza dei monoclonali, sono di più semplice somministrazione nelle cure domiciliari.

Però, la speranza è uno stato d’animo che può trovare fondamento non solo in eventi concreti del mondo materiale, come quelli sopra menzionati, ma anche in eventi caratterizzati da un elevatissimo apporto spirituale.

E, infatti, la popolazione di Sessa Aurunca ripone molta della sua fiducia non solo nella scienza (come dimostra, peraltro, l’elevato tasso di vaccinazione nel nostro Comune) ma anche in Colui che della scienza ha fatto dono agli uomini.

Perciò i Sessani, recuperando almeno parzialmente le proprie tradizioni spirituali – pesantemente colpite durante il primo anno di pandemia – sono tornati a manifestare una rinnovata speranza che si è fatta, per così dire, “sentire” in modo forte.

Ciò si è notato prima durante la Settimana Santa, sulle note del Benedictus e del Te Deum, finalmente strappate alle storpiature degli audio digitali, nonché ora, con la Novena della Madonna del Popolo, cantando uniti l’Ave Maris Stella davanti all’immagine da tanti secoli venerata e che per lungo tempo non è stato possibile ammirare, sia per la recrudescenza della pandemia che per un periodo di intensi restauri ai quali è stata sottoposta la Cattedrale romanica, rendendola inaccessibile alla popolazione.

Nel mese di novembre dello scorso anno fu quindi doloroso per molti il dover stare lontani da colei che da secoli chiamano con gli appellativi di Madre e Avvocata. Ben pochi erano coloro che uscivano, in piena “zona rossa” e con il virus che infuriava, per andare a seguire una funzione che di tradizionale aveva ben poco, essendosi tenuta in una diversa chiesa e davanti a una copia dell’immagine originale.

Per questo la Novena tenutasi quest’anno ha avuto una atmosfera diversa, non solo rispetto a quella dell’anno precedente (caratterizzata da profondissimo sconforto) ma anche rispetto a quella degli scorsi anni.

Era la speranza stessa ad essere diversa. Mentre la speranza degli anni passati era più “ordinaria” e legata alle vicissitudini della vita di tutti i giorni, negli occhi delle persone presenti quest’anno ad affollare (ovviamente nei limiti del consentito) la Cattedrale si vedeva un trasporto e una voglia di affidarsi alla Patrona che raramente è stata mostrata, se non in tempi di straordinaria tensione (quali sono quelli che ora viviamo).

La stessa Messa dell’Aurora aveva un sapore totalmente differente rispetto a quelle finora tenutesi. Veramente era la Novena della Speranza. E ancor più carico di significato è divenuto l’augurio finale – “pe’ cient’anni”– che si è soliti scambiare al termine di questo periodo.

Storia recente della Confraternita (dalla ricostituzione ai giorni nostri) – parte 3

di Pasquale Ago

Il Secondo mandato del Priore Vincenzo Ago
Il 16/05/1987 dopo una delle più “sofferte” elezioni della storia della Confraternita, ebbe inizio il secondo mandato del priore Vincenzo Ago. All’epoca era in vigore lo statuto promulgato da S. Ecc.za Mons. Costantini, che prevedeva la necessità, per coloro che si “ricandi-davano” (sia alla carica di priore che di assistente), di ottenere la maggioranza qualificata dei voti (2/3), mentre per gli altri era necessaria la maggioranza assoluta (1/2).
Ebbene, il priore Ago fu subito rinnovato con un ampissimo margine (68 voti su 82 votanti), mentre per i consiglieri “uscenti” le cose si complicarono fin da subito. Nel primo scrutinio nessuno raggiunse il quorum necessario, risultando eletto soltanto il confratello Antonio Varone con 50 voti. Fu, pertanto, fissato un nuovo scrutinio per il 22/05/1987, in occasione del quale si presentarono alle urne 72 confratelli; anche in questo caso soltanto il confratello Giovanni Palmieri (con 41 preferenze) raggiunse la maggioranza prevista, per cui lo scrutinio fu rinviato al 24/05/1987. In questa data si tennero ben 3 votazioni; nella prima risultò eletto Antonio Aurola (unico consigliere uscente ad essere rieletto) con 48 preferenze. Nella quarta nessun candidato raggiunse il quorum, mentre nel-l’ultima fu eletto, quale quarto ed ultimo assistente, Luigi Fiordaliso, con 18 preferenze. Il Consiglio era finalmente insediato!
Tuttavia quelle elezioni ebbero molti strascichi (fra cui anche un ricorso) evidenziando l’im-pellente necessità di ridiscutere le regole per le elezioni, cosa che avvenne di lì a poco (nel regolamento allegato al nuovo Statuto Diocesano). Il priore Ago affidò ad Antonio Aurola il ruolo di vicepriore e la cassa, mentre Luigi Fiordaliso fu chiamato a rivestire il ruolo di segretario. Ai consiglieri Varone e Palmieri furono affidate rispettivamente le pubbliche relazioni e la cura del patrimonio e delle cappelle cimiteriali. Iniziava ufficialmente il secondo mandato del priore Ago.
Nei primi mesi, il nuovo Consiglio si preoccupò di potenziare la dotazione della sede e di rinnovare ed adeguare i contratti di fitto. Fu anche prevista la partecipazione alla processione del Corpus Domini che si tenne a Roma il 18/06/1987 alla presenza del Santo Padre. Dopo la pausa estiva furono concordate con il Comune di Sessa Aurunca le condizioni per l’esproprio di una parte dei terreni della Raccomandata e fu effettuata una prima verifica dei canoni enfiteutici con l’affrancazione di molti di essi. Il Consiglio decise, inoltre, di provvedere al restauro della facciata della Chiesa di San Giovanni a Villa, lanciando una sottoscrizione pubblica.

22 marzo 1989: Mons. Antonio Massone, delegato Pontificio per le Confraternite, partecipa all’Ufficio delle Tenebre

Questo Consiglio fu molto attivo nelle relazioni con l’Arciconfraternita del SS. Crocifisso in Urbe, con sede nella Chiesa di San Marcello al Corso in Roma (alla quale la nostra Arciconfraternita risulta “ag-gregata” dal 30/01/1578). Dopo la grande partecipazione alla processione del Corpus Domini del 1987, i confratelli del Crocifisso parteciparono nuovamente alla processione ed alla Via Crucis quaresimale del 1988 (e poi anche a quelle degli anni successivi) destando l’at-tenzione del Cardinale Poletti e del suo delegato Mons. Antonio Massone, che espresse il desiderio di venire a Sessa. La Settimana Santa 1988 ebbe un regolare svolgimento seguendo il “percorso” tracciato dalla precedente Amministrazione e dopo Pasqua l’attenzione dei Consiglieri fu rivolta soprattutto al nuovo Statuto Diocesano che fu discusso durante il Convegno Diocesano delle Confraternite del 6-7-8 ottobre 1988. Fu proprio questo Statuto a creare nuove tensioni all’interno del sodalizio. L’art. 3 lett. e) prevedeva, infatti, che coloro che alla data di entrata in vigore dello Statuto appartenevano a due o più confraternite dovevano “optare” per una sola di esse.
All’inizio la norma prevedeva una scelta “irreversibile” e “definitiva”; poi, a seguito di tensioni e lamentele, si giunse ad una soluzione di compromesso che prevedeva per il confratello “optante” di mantenere il diritto di appartenenza anche nelle confraternite per le quali non aveva optato perdendo, però, l’elettorato attivo e passivo, il diritto al seppellimento e a partecipare alle assemblee. Tuttavia non tutti i confratelli accettarono questa riforma tanto che alcuni si rifiutarono di esercitare “l’opzione”, che fu considerata effettuata per “facta concludentia” nei confronti della Confraternita della quale il confratello aveva vestito il saio in occasione della processione della Madonna del Popolo del 1989.
Il Consiglio di Amministrazione si preoccupò anche del recupero delle Cappelle Cimiteriali con un organico intervento di restauro eseguito tra la fine del 1989 e l’inizio del 1990. Grande attenzione fu poi riposta sull’organizzazione della processione dei Misteri del 1989 con una serie di riforme che sono valide tuttora; ricordiamo in particolare la nomina dei responsabili dei Misteri, l’obbligo per gli angioletti di essere accompagnati da un familiare vestito di scuro, una limitata distanza tra le statue (4/5 metri), il divieto di abbandonare il corteo e di cedere il proprio abito ai non confratelli ai quali da quel momento fu preclusa la partecipazione.
All’Ufficio delle Tenebre celebrato il Mercoledì Santo 1989 partecipò Mons. Antonio Massone, delegato nazionale per le Confraternite, a conferma della grande rilevanza che la confraternita aveva raggiunto a livello nazionale e presso la Santa Sede.
Infine, il Consiglio si occupò, a seguito del completamento delle operazioni di esproprio dei terreni in via Raccomandata, dove oggi sorge il Campo Sportivo “E. Prassino”, di recuperare la prima parte delle indennità, che costituirono una importante boccata di ossigeno per le casse confraternali. Ultimo atto del Consiglio, non meno importante dei precedenti, fu il restauro della facciata della Chiesa di San Giovanni che fu completato durante la Quaresima 1990 a cura della ditta Tiseo (che aveva restaurato anche le Cappelle cimiteriali).

4 marzo 1989: la nostra Arciconfraternita in processione nel centro storico di Roma

La Corale: un impegno costante

di Raffaello Vellucci

La Corale dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso e Monte dei Morti è nata nel settembre 2004 in occasione dei festeggiamenti per il centenario dell’incoronazione della Madonna del Popolo: da allora il gruppo, costituito in maggioranza da confratelli e aspiranti, è cresciuto, spiritualmente e liturgicamente, con i consigli del compianto Mons. Cosma Capomaccio, sempre attento alla nostra confraternita, e musicalmente sotto la guida dei confratelli Raffaello Vellucci ed Amedeo Virgulto, che curano costantemente il repertorio affrontando anche brani di alto spessore liturgico.
Oggi la Corale è costituita da circa 20 elementi che si incontrano periodicamente per preparare i canti adeguati ai diversi momenti liturgici della confraternita, primo fra tutti la Via Crucis del periodo quaresimale.
Molti sono stati i concerti che la nostra Arciconfraternita ha organizzato in questi 17 anni durante i vari periodi dell’anno liturgico in collaborazione con la Corale, la quale ha partecipato a varie rassegne, festival ed eventi musicali anche di rilievo nazionale. Purtroppo, da quando la pandemia ha fatto ingresso nella nostra esistenza, l’attività della corale si è fermata, nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Tuttavia, il coro continua a collaborare tuttora con altre realtà musicali del nostro territorio diffondendo la cultura del canto liturgico come fondamento al servizio della celebrazione eucaristica per una preghiera più intima e mistica. È sempre attivo il progetto partito nel 2020 rivolto ai nostri confratelli “cantori” per arricchire sempre più le proprie competenze musicali, non solo nell’ambito delle attività proprie della corale, ma anche dei rituali confraternali (Via Crucis ed Ufficio delle Tenebre): infatti, chi desidera, può valutare l’opportunità di seguire un “percorso” di formazione per migliorare le proprie capacità “canore”.
Questa realtà è senza dubbio un fiore all’occhiello del nostro sodalizio poiché difficilmente nelle confraternite vi è la disponibilità, da parte dei confratelli, per un’attività “altra” che rafforzi l’aggregazione e il senso di appartenenza.
Non escludiamola possibilità, a cominciare già dal prossimo anno solare, di riprendere le attività con l’organizzazione e la partecipazione a concerti ed eventi musicali.

16 novembre 2021: la nostra Corale in occasione del Novenario in onore di Maria SS. Avvocata del Popolo

Lieti eventi

Il 24 luglio il nostro confratello Luca Tremolaterra si è unito in matrimonio con Marina Nardella. Agli sposi e alle loro famiglie l’augurio di una lunga e felice vita insieme.

Il 9 settembre il confratello Pasquale Izzo, Brigadier Generale CCrn, ha assunto il Comando del Servizio di Commissariato e Amministrazione dell’Aeronautica Militare. Le più vive congratulazioni al confratello Izzo per questo incarico di enorme prestigio.

Lo scoro 21 ottobre, il confratello Pietro Loffredo ha conseguito la Laurea Magistrale in Produzione Musicale e Discografica presso il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento. A Pietro, al papà Giovanni e ai suoi familiari giungano le più vive congratulazioni.

Il 25 ottobre Monica Vellucci, figlia del confratello Massimo, ha conseguito presso il medesimo Conservatorio la Laurea Triennale in Discipline Musicali – Canto Pop/Rock. Felicitazioni vivissime a Monica, Massimo e a tutta la famiglia.